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Prova: Opel Antara – Una ventata d'aria fresca

La Opel inaugura un nuovo centro di design presso la sede della società a Ruesselsheim che, per la presentazione della nuova Antara, ha creato un ambiente adeguato.

Sono tutti presenti: Esther Schweis e Ralf Zacher, il responsabile della General Motors Europa Carl Peter Foster e il suo capo americano Bob Lutz, il direttore esecutivo di GM Design Europe, Brian Nesbitt e giornalisti a dozzine. Tanto tamtam per un auto? Certo, perché le auto Opel non devono essere solo ingegnose e andare bene, ma devono anche far di nuovo divertire. La nuova Opel Antara continua quello che ha iniziato la Opel Astra. La nuova tendenza della Opel fa esprimere al capo del gruppo industriale, una sua tipica metafora: " Quando una donna si siede in macchina deve sentirsi come in un grande magazzino, non come in una cucina " .

Una Opel non è una cucina

Dopo che la Opel ha dimostrato, che il suo design può illuminare gli occhi dei clienti e la tecnica è adatta alla scena ottica, Lutz, ha indicato alla casa di Ruesselheim, le vie brevi per usare il patrimonio di idee dei tedeschi. Reparti specializzati come quello del design, lavorano in stretta collaborazione tra loro, per evitare il lavoro doppio e superfluo. A Ruessheim dunque, lavorano insieme i designer europei della Opel, la Saab, Vauxhall (Gran Bretannia) e Saturno (la sorella americana della Opel). Uno dei loro compiti più importanti è il design degli interni, di cui parleremo in seguito.. Anche la nuova Opel Antara è un esempio di tali sinergie: divide la gran parte della tecnica con la Chevrolet Captiva, anche se l'Opel come 5 posti, è rivolta ad un pubblico diverso rispetto alla Chevy a 7 posti.

Versatile 5 posti

L'Opel Antara piace esternamente, con audaci inserti in plastica posti nei punti più soggetti a tamponamenti. Questo conferisce alla trazione a quattro ruote motrici un aspetto vigoroso senza però sembrare pericolosa. Effettivamente la serie Antara è molto più familiare rispetto all'Antara "GTC", studiata per essere estremamente dinamica. Davanti è una Opel a tutti gli effetti, sebbene i fari ricordino molto quelli di una Sorrento o di una ML. La fiancata si caratterizza per la lunga sporgenza in avanti e un rialzo sul cofano motore che incontra le nuove esigenze di protezione dei pedoni. Il posteriore al contrario, risulta molto corto e piacevole, e qui si ritrova anche la piega del cofano.

Interni attraenti

All'interno i designer hanno dovuto usare una pelle marrone scuro, che ricorda volutamente l'isigne modello top della gamma e che, conferisce un effetto accogliente e di gran pregio. La prima vera sorpresa è la forma del cruscotto: sebbene la console centrale possa in qualche modo derivare dalla Vectra o dall'Astra, la metà superiore è più arrotondata e più morbida. Il volante ha qualcosa della BMW; l'ergonomico e ottimamente posizionato visualizzatore del navigatore, è circondato da uno schermo che spicca per il suo colore diverso e le bocchette per la ventilazione sono finalmente arrotondate. Gli strumenti sono chiaramente quelli tipici Opel realizzati senza troppi fronzoli. Soprattutto frivolezze come l'interruttore della luce, dimostrano chiaramente che l'Opel è convinta della qualità che si può sentire al tatto: si gira in modo così perfetto, da far invidia persino ad una Classe S!

Confortevole

Sono giuste le proporzioni dei sedili anteriori e posteriori. Anche chi è molto alto trova molto spazio per le ginocchia e la testa e le persone sedute dietro, possono regolare gli schienali peraltro separabili nell'inclinazione. Il bagagliaio è facile da caricare, grazie ad un piano di carico basso. La trazione a quattro ruote motrici, di serie, si regola in caso di bisogno su una frizione elettroidraulica a gestione elettronica, così che l'Antara non debba temere neve o fango. Il modello base presenta ruote relativamente esili, a 17 pollici che divengono 18 pollici, nel modello più spettacolare della gamma. Non va nei terreni pesanti, ma offre un assistente che la aiuta ad andare giù dalla montagna. Un dettaglio ingegnoso, quando il fondo stradale è ripido e scivoloso.

Da 140 a 220 CV

Tre i motori dell'Antara: a benzina, un quattro cilindri bialbero di 2,4 litri da 140 CV. A gasolio, un "2000" common rail da 150 CV con filtro antiparticolato. L'Antara deve tener fede all'esigenza di dinamicità di una tre porte con il modello top della gamma: a benzina, un V6 di 3,2 litri capace di erogare 220 CV, abbinato alla trasmissione automatica. I quattro cilindri sono comunque a richiesta mentre di serie, è il cambio manuale a 5 marce. L'Antara parte da un prezzo base di 27.000 Euro, il debutto in pubblico è atteso ad ottobre al Salone di Parigi ed il lancio sul mercato sempre entro l'anno.

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