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Prova: Maserati GranTurismo S – Maserati GranTurismo S: divertimento di guida

La GranTurismo S è il fedele riflesso di ciò che rappresenta un marchio ricco di tradizione come Maserati.

Grazie ad un suono che incanta, una meccanica con prestazioni da infarto, un’immagine imponente e allo stesso tempo signorile e l’adeguata dose di lusso ed esclusività, la sensazione che si prova mettendosi al volante di quest’auto è davvero unica.
Nel 1914, a Bologna, Alfieri Maserati fondava un marchio di automobili il cui prestigio e la cui immagine sono andati crescendo fino ai giorni nostri grazie ad auto come la Maserati A6, la 3500 GT, la Sebring o, mediante un notevole salto nel tempo, l’impressionante MC12 (la cui produzione si limitò a 60 esemplari), la GranTurismo MC Concept o l’attuale Quattroporte. Nessuno può discutere sul fatto che, al giorno d’oggi, l’emblema del tridente, simbolo inconfondibile di Maserati, faccia scattare in qualsiasi amante di auto (e perché no, anche in chi non lo è) una particolare molla che solo pochi marchi eletti, tra i quali Ferrari, Lamborghini o Aston Martin, sono capaci di provocare.

Eredità Pininfarina

Da qualunque punto la si guardi, la Maserati GranTurismo S è circondata da questo speciale alone di fascino e prestigio. Il suo design è caratterizzato dall’inconfondibile stile di Pininfarina, le cui creazioni sono sempre state oggetto di riconoscimento e ammirazione. E la GranTurismo S non è da meno.

Lontani da una linea eccessivamente aggressiva o da una figura che evoca una sportività estrema (lo stile Ferrari, per esempio), la GranTurismo S sorprende per la sua combinazione tra lusso e filosofia sportiva, con delle linee affinate e mai esagerate, che rispettano la tradizione delle autentiche “granturismo”. Occorre evidenziare che tutti i dispositivi aerodinamici sono stati testati nella galleria del vento. Spiccano l’impressionante mascherina, le sue branchie laterali, le prominenti minigonne, i cerchi da 20 pollici e i doppi terminali di scarico ovali.

Un’atmosfera inconfondibile

Gli interni sono perfettamente intonati. La qualità e la bontà dei materiali, unitamente a un’estetica di buon gusto, richiamano gli stessi valori espressi dalla carrozzeria. La combinazione di pelle e alcantara in toni azzurri è squisita. Il cruscotto mostra un design molto raffinato e il quadro degli strumenti fornisce informazioni chiare e necessarie, senza complicazioni. L’unico rimando alla sportività lo troviamo nelle fasce luminose che si accendono poco alla volta, come nei contagiri delle automobili da competizione. Il volante è regolabile in altezza e profondità in modo da configurare opportunamente il posto di guida.

Tuttavia, ci sono alcuni pulsanti che non sembrano essere ubicati nella posizione più funzionale, sia perché restano nascosti, come nel caso di tutti i comandi collocati sulla parte sinistra del cruscotto, oltre il volante, sia perché non si trovano in una posizione logica, come ad esempio il pulsante per passare dalla modalità automatica a quella manuale, collocato sul cruscotto e non vicino al tasto per ingranare la prima marcia o la retromarcia. Occorre spiegare che la leva del cambio è stata sostituita da suddetti tasti, uno su cui è riportato un “1”, valido per ingranare il primo rapporto, e un altro sul quale lampeggia un “R”, utilizzato per inserire appunto la retromarcia.

L’abitacolo risponde a una configurazione 2+2 e possiede un notevole spazio, in base a quanto è ormai previsto per questo segmento. I sedili posteriori sono realmente confortevoli se paragonati a quelli di alcune rivali, tuttavia, un adulto di statura superiore a 1,70 cm avrà difficoltà a sopportare un lungo viaggio a bordo.  Il volume del bagagliaio è di appena 260 litri.

Il cuore della "bestia"

Il motore della GranTurismo S, sebbene progettato e messo a punto da Maserati, è di origine Ferrari ed è presente su altri modelli come l’Alfa Romeo 8C Competizione. Si tratta di un V8 da 4,7 litri di cilindrata che su questa versione raggiunge i 440 CV di potenza a 7.000 giri, con una coppia massima che si posiziona su 490 Nm. Oltre alcuni dettagli estetici, qui risiede la principale differenza tra la GranTursimo S e la GranTursimo, che monta la stessa meccanica di base, anche se meno evoluta, con una cilindrata da 4,2 litri e 405 CV. Rispetto a questa, si è riusciti a ottenere molta forza a bassi giri, e non è più necessario raggiungere i 5.000 rpm per sfruttare tutto il suo potenziale. Tuttavia, in questo modo, viaggiando al di sotto dei 2.500 giri, si dimostra lenta soprattutto in ripresa. Se desideriamo realmente sfruttarla al massimo, dobbiamo spostarci verso la parte alta del contagiri.

Questa Maserati è dotata di un cambio manuale robotizzato, ad azionamento elettronico, che possiede una frizione bidisco elettromeccanica e 6 modalità di marcia. Se si trova nella posizione “Auto”, il cambio selezionerà la migliore opzione tra le sei marce disponibili; se passiamo alla modalità manuale-sequenziale, dovremo effettuare la transizione tra i diversi rapporti mediante le leve poste vicino al volante. Riguardo al consumo, occorre precisare che, nonostante il costruttore dichiari un consumo medio omologato pari a 16,6 litri, è provato che risulta praticamente impossibile scendere al di sotto di 22 litri per 100 chilometri, soprattutto se circoliamo in città o se si segue una guida sportiva (in questo caso la cifra può superare i 30 litri).

La disposizione del motore e del cambio corrisponde alla tipica configurazione utilizzata in moltissime auto da competizione. Il motore è collocato in posizione centrale anteriore, mentre il cambio è sistemato unitamente all’asse posteriore, schema che in gergo è conosciuto come distribuzione “Transaxle”. In questo modo, si ottiene una ripartizione dei pesi più efficace tra gli assi anteriore e posteriore, conseguendo la massima trazione, la migliore capacità di accelerazione e una maggiore stabilità. E’ importante ricordare che stiamo parlando di un’auto che misura quasi 5 metri di lunghezza, 2 di altezza e 2 di larghezza (con una distanza tra gli assi prossima ai 3 metri) oltre ad avere un peso di quasi 2 tonnellate.

Dati tecnici
Marca e modello Maserati GranTurismo S
Variante di equipaggiamento
Dimensioni e peso
Lunghezza/ larghezza /altezza (mm) 4881 / 1915 / 1353
Distanza tra gli assi (mm) 2942
Diametro di sterzata (m) 10,7
Peso (kg) 1955
Vano portabagagli (l) 260
Pneumatici ant.: 245/35 R20; post.: 285/35 R20
Motore
Cilindrata (cc) 4691
Potenza (CV) 440
Coppia (Nm/rpm) 490/ 4750
Trazione posteriore
Cambio manuale robotizzato a 6 marce
Consumo
Carburante benzina
Urbano/ Extraurbano/ Combinato (l/100km) 25,8/ 11,2/ 16,6
Emissioni di CO2 (g/km) 387
Consumo durante il test (l/100km) 26
Caratteristiche
Accelerazione 0-100km/h (s) 4,9
Recupero 80-100 km/h (s) in 4ª N.D.
Capacità del serbatoio (l) 86
Velocità massima (km/h) 295
Prezzi
min. (Euro) 129.521
Extra consigliati Sospensioni adattive "Skyhook", Vernice speciale "Micalizzata", Impianto audio BOSE, Colore ad alta brillantezza per rifiniture interne
Più datiMeno dati

Il piacere di guidare

Nonostante le dimensioni, la nostra protagonista si è dimostrata un’auto agevole e appropriata anche per una guida sportiva su strade a scorrimento veloce con curve o di montagna. Prima di avere cognizione di causa sull’argomento e potersi pronunciare, insistiamo sulle prestazioni da sogno che si ottengono con quest’auto, riuscendo in questo modo ad avere una minima idea di cosa abbiamo tra le mani; la GranTurismo S accelera da 0 a 100 in 4,9 secondi da infarto, percorre 1 km, da ferma, in appena 23,2 secondi e raggiunge una velocità massima di 295 Km/h.

Non possiamo tralasciare due circostanze che hanno influenzato notevolmente la nostra prova. La prima riguarda lo stato degli pneumatici e i freni del nostro esemplare, che riportavano chiari segni di usura, dai quali si poteva dedurre con molta probabilità che avevano dato più di una “soddisfazione” sul circuito. La seconda è relativa a fattori climatici: durante tutta la settimana è caduta una pioggia fine e lo stato dell’asfalto non era esattamente quello più adatto.

Rabbiosa

Questa Maserati, dal nostro punto di vista e, per lo più, in condizioni sfavorevoli, è un’auto adatta solo a persone esperte con discrete competenze al volante; tuttavia non è un’auto che, in linea di massima, intimidisce il suo conducente. Siamo dinanzi ad una “bestia” disposta ad essere addomesticata, ed è lì che risiede il suo maggiore fascino: è dannatamente veloce, ha carattere da vendere da qualsiasi punto di vista la si guardi e provoca sensazioni inimitabili. Seguendo una guida dolce o provandola su un tragitto a lunga percorrenza non avremo problemi di alcun tipo, tuttavia, se davvero vorremmo camminare veloci, è bene sapere che la GranTurismo S non è un’auto facile da guidare, fatto poco sorprendente se teniamo presente che disponiamo di 440 CV sotto il nostro piede destro.

Il controllo della stabilità consente un notevole grado di scorrimento dell’asse posteriore, pertanto, se non effettuiamo la correzione mediante il volante e non acceleriamo al momento giusto, con assoluta certezza sarà troppo tardi per mantenere la traiettoria prefissata. Questo dispositivo può essere disattivato, consentendo così una guida effettivamente divertente con costanti “derapate”, trasformandosi però in un’arma molto pericolosa se affidata a mani inesperte.

Sulla GranTurismo S si nota la messa a punto di un telaio molto elaborato, che affronta le variazioni di peso con uno stile invidiabile. Mentre l’avantreno segue il tracciato della curva, il retrotreno è più elegante nei movimenti e, soprattutto, perde difficilmente motricità. Il comportamento in curva è effettivamente energico, tuttavia, come precedentemente detto, per gestirlo è necessario saper dosare il gas e regolare la guida al momento appropriato. D’altra parte, sempre alla ricerca dei limiti, è relativamente normale che perda l’aderenza, con una evidente tendenza a sovrasterzare. Le sospensioni (che opzionalmente possono essere adattive con ammortizzazione di durezza variabile, conosciute sul mercato come sistema “Skyhook”) si dimostrano effettivamente rigide; le irregolarità del manto stradale si percepiscono chiaramente e il comfort è stato messo in secondo piano a favore di una maggiore efficacia e sportività.

Il “tasto magico”

Una durezza, un’efficacia e una sportività che incrementano quando premiamo il tasto “Sport” posto sul cruscotto. Questa modalità varia immediatamente la taratura dell’ammortizzazione, diviene più precisa la guida, si indurisce al tatto, modifica la risposta dell’acceleratore e, soprattutto, provoca una variazione di suono che possiamo definire una vera musica celestiale. Sembra che il motore si trasformi!

Il passo successivo consiste nel posizionare il cambio in modalità manuale-sequenziale mediante il tasto “Auto”, momento in cui ci apparirà la scritta “MC-S” in rosso sul quadro degli strumenti. Le grosse leve fissate alla colonna di guida, vicino al volante, ci consentono di aumentare e ridurre i rapporti soltanto in 100 millisecondi; mentre quella sinistra scala di una marcia, quella destra incrementa di un rapporto. Le modifiche apportate dai tasti "Sport" e "Auto" fanno in modo che questa Maserati si comporti realmente come una super sportiva. L’accelerazione è sorprendente e richiede molta attenzione, onde evitare di raggiungere il limite giri, il suono è inebriante, la transizione tra le marce è incredibile e, a livello generale, la gestione di tutto l’insieme è alla portata di un conducente esperto.

L’abitacolo

La Maserati GranTurismo S prevede moltissimi elementi di serie. Possiamo evidenziare, tra gli altri, gli airbag laterali anteriori, il sistema di supporto per l’avviamento in pendenza, le cinture con pretensionatori e limitatori di carico per i quattro sedili, il controllo della stabilità (MSP), il controllo della trazione, la distribuzione elettronica della frenata (EDB), il sistema di ausilio al parcheggio posteriore, il controllo della velocità di crociera, i fari bi-xeno adattivi, interni in pelle con tappezzeria “Poltrona Frau”, lo schermo multimediale da 7 pollici posto al centro del cruscotto.

Sorprende che il sistema multimediale sia firmato da Blaupunkt e che sia un modello molto simile a quello utilizzato da Peugeot sulle sue versione alto di gamma. Dobbiamo stare molto attenti all’equipaggiamento opzionale che desideriamo installare, poiché il prezzo raggiunge livelli inimmaginabili. Tra gli optional segnaliamo la vernice speciale “Micalizzata”, il sistema audio ad alta definizione BOSE (€ 1.800), le rifiniture interne e la leva del cambio con design “Rosewood”, “Caoba” o "Tanganika" e le pinze freno tinteggiate a nostro gusto (quelle dipinte di rosso sono di serie).

Rivali

La GranTurismo S è in vendita a partire da € 129.521.  In base al prezzo, si posiziona al di sotto di una Aston Martin DB9 che possiede 450CV e costa € 179.601. Esistono, inoltre, altri modelli di potenza simile decisamente più economici, come nel caso della Nissan GT-R (485 CV e € 82.500) o della Jaguar XKR (416 CV e € 100.200). Come indica il nome, la GranTurismo S risponde alla filosofia di un’automobile molto prossima a modelli come le menzionate Jaguar XKR o BMW M6 (507 CV e € 123.150) piuttosto che a quella di super sportive firmate dai compatrioti Ferrari o Lamborghini.

Conclusioni

Risulta difficile giustificare un costo tanto elevato, sebbene sia evidente che portare l’emblema del tridente sopra il cofano, con tutto quello che rappresenta, abbia un prezzo. Certamente, se si sta pensando di acquistare la sportiva più agile, veloce ed efficace disponibile sul mercato, quest'auto non dovrebbe apparire tra i primi posti della lista. In cambio, se si cerca una perfetta fusione tra eleganza, lusso e sportività combinata con prestazioni da infarto, una meccanica rabbiosa e un suono affascinante, questa Maserati è, senza alcun dubbio, una delle migliori scelte. La GranTurismo S fa parte di quelle auto “diverse”, che provocano sensazioni al volante quasi indescrivibili per il conducente.

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