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Primo contatto: Fiat 500 C – Fiat 500 C

Alla fine degli anni Cinquanta la Fiat 500 è stata lanciata sul mercato con tettuccio avvolgibile. La variante chiusa è uscita soltanto alcuni anni dopo. Il “come back” della nuova Cinquecento, avvenuto nel 2006, ha segnato la rinascita di quest’automobile indiscutibilmente “di culto”.

Oggi la casa automobilistica torinese la propone anche in versione cabriolet La versione cabriolet ha tutti i requisiti per continuare ad avere lo stesso importante successo che ha ottenuto l’auto nella versione standard. Nel caso della Fiat 500 il fattore prezzo, fino a questo momento, sembrerebbe avere un’importanza secondaria rispetto al fattore emozione, che la 500 C è sicuramente in grado di soddisfare in misura ancora maggiore.

Guardando la nuova 500 C, gli eterni giovani non potranno fare a meno di ricordare il modello originale. In effetti, Fiat si è impegnata a mantenere la linea nella nuova Cinquecento il più fedele possibile a quella originale. Di fatto non si tratta di una classica cabriolet, bensì di un’auto dotata, come il modello originario, di un tettuccio pieghevole in stoffa che si apre per l’intera lunghezza del tetto. Le nuove generazioni non possono certamente conoscere questo tipo di tecnologia, tuttavia la 500 C le conquisterà in virtù del fatto che è realizzata secondo lo stesso schema della 500 chiusa, vale a dire piccole dimensioni, linee sinuose e stile a volontà!

Tutto automatico

Mentre una volta i quattro passeggeri dovevano aprire la capote avvolgendola manualmente e fissandola con l’apposita cinghietta in pelle, oggi è sufficiente premere un pulsante, ed ecco che la capote si apre da sola in modo completamente automatico. In particolare, premendo il pulsante una prima volta, la capote si sposta all’indietro fino al montante C, indipendentemente dalla velocità di marcia dell’auto, ed è comunque possibile fermarla anche prima. Il lunotto posteriore rimane al suo posto, per cui la visuale posteriore non viene limitata.

Premendo una seconda volta il pulsante di comando della capote, il lunotto posteriore si abbassa in posizione piatta e funge da supporto per il tettuccio che si piega sopra. Mentre il movimento di apertura è sempre possibile, per chiudere la capote occorre una velocità di max. 60 km/h. La terza luce del freno, integrata nel tettuccio, continua a rimanere visibile, mentre purtroppo la visuale posteriore a capote abbassata è tutt’altro che esauriente.

Bagagliaio capiente

Il vano portabagagli ha una capacità di 182 litri, appena 3 litri in meno rispetto a quello del pendant chiuso, indifferentemente se si viaggia a capote alzata o abbassata. Anche la 500 C è dotata di divano posteriore con schienale ribaltabile, che consente di aumentare la capacità del vano portabagagli a 520 litri. I passeggeri posteriori però non sono molto comodi, in quanto il divano è piuttosto stretto e poco agevole da raggiungere.

Per il resto nessuna novità: la forma della carrozzeria, la parte anteriore, l’abitacolo e le caratteristiche di marcia sono identiche a quelle della 500 in versione chiusa. Sono disponibili due motori a benzina e un motore diesel. Il modello di base ha un motore a benzina con una cilindrata di 1,2 litri e una potenza di 69 CV, che sviluppa la sua forza lentamente e risulta poco elastico. La cosa però non rappresenta il problema, in quanto i fan di questo modello, orientati più che altro al lifestyle, non ci fanno caso.

Molti optional

I soldi risparmiati rispetto all’acquisto dell’1.4 da 100 CV, il quale per altro non è esattamente un campione in fatto di brio, si possono investire in qualche comfort extra o nella linea di equipaggiamento Lounge, decisamente più consigliabile, con climatizzatore, fari fendinebbia, specchietti esterni a regolazione elettrica, volante in pelle, ruote in alluminio da 15 pollici e dettagli in cromo.

In questa gamma di motorizzazioni, il diesel da 75 CV non è così fondamentale, e neppure il motore ad accensione spontanea da 95 CV e da 1,3 litri, probabilmente sarà destinato a conquistare grosse quote di mercato. Di fatto la Fiat 500 è una classica auto da città o per tratti brevi; tuttavia il consumo del 1.2 è di 4,7 litri ogni 100 km, decisamente buono.

Chi desidera risparmiare un ulteriore 10%, può ordinare il dispositivo di accensione e spegnimento automatico, proposto in combinazione con i motori a benzina. Peccato che non faccia parte del corredo di serie, esattamente come l’ESP. Questi extra si sarebbero potuti benissimo inserire nella versione cabriolet: con il suo prezzo minimo di 16.600 Euro, la 500 C costa ben 5.350 Euro in più della versione chiusa.

In conclusione

Obbiettivamente il sovrapprezzo richiesto per la versione cabriolet è un po’ esagerato. Ma, come già accennato in precedenza, gli acquirenti della 500 non guardano in modo così attento al denaro. E se con la 500 in versione chiusa si acquista già un oggetto di culto, con la cabriolet si porta a casa un vero e proprio gioiellino. La ripresa fedele dei dettagli del modello originale è riuscita molto bene alla casa torinese, e la versione cabrio regala un’emozione ancora più forte. Gli eterni giovani se ne innamoreranno di nuovo, mentre le nuove generazioni impareranno ad amarla.

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