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Primo contatto: BMW 1er Cabrio – La nuova Serie 1 Cabrio

Si avvicina la primavera e BMW svela finalmente la sua Serie 1 Cabrio. Con l’elegante capote in stoffa, i corti sbalzi e l’energico design, l’automobile lunga 4,63 metri, assomiglia moltissimo alla cabriolet ideale e fa venire l’acquolina in bocca.

Come 125i è inoltre predestinata a far venire anche la pelle d’oca. Ci sono ancora poche auto che suscitano nei loro occupanti una sensazione di benessere e felicità durante il viaggio. Questo fascino ha abbandonato la maggior parte dei veicoli, che sono rimasti solo profani mezzi di trasporto, intercambiabili, monotoni e noiosi. È ancora più bello quindi, se vengono nuovamente costruite auto che riescono ad entusiasmare. Ciò accade per lo più a vetture scoperte, che vengono acquistate per ragioni più emozionali che razionali. Una di loro è senza dubbio la Serie 1 Cabrio della BMW.

Sei cilindri e cabriolet

Per una volta iniziamo questo primo contatto da un altro lato. Posteriormente la 125i, mostra due discreti tubi di scarico, nel consueto stile dei sei cilindri BMW. Circolari, cromati e con un diametro decoroso. Anche se questi due piccoli tubi sembrano così insignificanti, è da loro che si diffonde uno dei rombi più belli tra quelli delle attuali automobili a sei cilindri. Quando è ferma, il propulsore da tre litri – la 125i ha davvero una cilindrata di tre litri – mormora così piano che si potrebbe pensare che il motore sia stato spento dal sistema Efficient Dynamics – che descriveremo più avanti. Basta premere un poco il pedale dell’acceleratore, e il numero di giri del motore accelera ad incredibile velocità, come anche la lancetta del tachimetro. Al tempo stesso aumenta il livello di adrenalina al volante. Allora, ingraniamo la marcia e via!

Bello questo rombo

Il processo di accelerazione viene accompagnato da un meraviglioso rombo di sottofondo, come quello che può essere offerto solo da un generoso sei cilindri. A 2.000 giri profondo e potente, a partire dai 3.550 un po’ più roco e a 6.000 e più, con un ruggito da far venire la pelle d'oca, annuncia l’avvicinarsi minaccioso del cambio di marcia. Chi lascia andare proprio ora il pedale dell’acceleratore e fa scendere il numero di giri viene lodato da un inebriante borbottio dello scappamento. È una cosa talmente splendida che la si vorrebbe continuare a ripetere, se non fosse per il consumo di benzina, che con una guida così libera, sale a livelli da tempo dimenticati: dopo questi esercizi di riscaldamento, il computer di bordo segnava 13,2 litri.

Eficient Dynamics

Che il sistema Efficient Dynamics sia ragionevole solo se ci si attiene a dei principi di risparmio è cosa ovvia. Il costruttore indica per la 125i un consumo medio di 8,1 litri, preferibilmente di super plus ad elevato numero di ottani. Tuttavia si può usare anche della benzina normale o super. Noi consigliamo la super, perché, anche se va perduto qualche cv, fa poca differenza che nel motore galoppino i 218 cv indicati o un paio in meno, ma in compenso si risparmiano sei centesimi di euro per ogni litro di carburante che esce della pompa del distributore.

Capacità del serbatoio di soli 53 litri

Ad esso ci si deve purtroppo fermare troppo spesso “grazie”  al piccolo serbatoio della capacità di 53 litri, dato che il consumo reale dovrebbe aggirarsi attorno ai dieci litri. Questo perché da un lato la 125i deve fare a meno dell'iniezione diretta e, dall'altro, le misure dell'Efficient Dynamics hanno effetto completo solo sui modelli a quattro cilindri. Per la sei cilindri non è disponibile un sistema start-stop che fermi il motore durante le soste più brevi e lo riattivi all'inserimento della marcia. Non importa! Chi vuole risparmiare dovrebbe prendersi una quattro cilindri o direttamente un diesel.

La coppia massima è di 270 Nm e viene erogata già a partire dai 2.500 giri. L'impressione soggettiva, però, è che a questo livello la potenza non vada su di giri e che la 125i voglia raggiungere vette più alte. Il limitatore entra in funzione solo a partire dai 7.200 giri, e questi vengono raggiunti senza alcuna vibrazione, al punto che si vorrebbe innalzare un canto di lode ai sei cilindri in linea. Per gli appassionati di dati: per passare dagli 0 ai 100 km/h la cabriolet dal peso di circa 1.600 kg impiega 6,8 secondi e la sua velocità massima è di 238 km/h. Tutto ciò con cambio manuale a sei marce. Nel caso concreto si consiglia comunque di optare per il cambio automatico: quello manuale funziona, ma sembra lento, come se i supporti fossero in gomma. Inoltre, l'inserimento della retromarcia non è comodissimo, e per rilassarsi è in ogni caso meglio il cambio automatico.

Assettata con maestria

Se i primi modelli della Serie 1 erano troppo rigidi, la cabriolet, che porta con sé circa 120 chilogrammi di peso in più, mostrando come deve presentarsi una vettura perfettamente assettata. Tanto di cappello ad Albert Maier e alla sua équipe, che hanno sviluppato questo modello. Chiaramente non si tratta di una portantina su ruote - ma ciò non lo desidera nessuno di quelli che si interessano all'automobile. Tuttavia, l'assale anteriore completamente in alluminio della Serie 1, assorbe magistralmente i contraccolpi di tutti i solchi e i danneggiamenti della strada. La combinazione di sospensioni e ammortizzatori risponde anche a stimolazioni che si susseguono rapidamente: è comoda per il primo paio di millimetri, e poi si irrigidisce progressivamente. BMW è riuscita a realizzare quello che tanti produttori di automobili stanno ancora cercando.

La riuscita dell'assetto si rispecchia anche nel comportamento sportivo: se si fanno le curve con rapidità, diventa chiaro che qui ci si può permettere di volare. La vettura a trazione posteriore rimane stabile estremamente a lungo, per poi sfruttare la spinta tramite le ruote anteriori. Non si deve temere che la coda sbandi: la parte posteriore rimane sempre dove deve stare, anche se si rallenta di colpo. Il sistema di stabilizzazione DSC entra in pausa, ma anche in questo caso è possibile driftare mantenendo il controllo. A questo scopo è d'aiuto il dispositivo di bloccaggio differenziale elettronico. Anche se non è in funzione, il DSC registra la graduale accelerazione trasversale e la differenza del numero di giri delle ruote posteriori, e diminuisce la velocità della ruota che slitta fino a quella della ruota che ha tenuta. Questo intervento non ha alcun effetto stabilizzante, favorisce solo la dinamica longitudinale. Il sistema è disponibile come 1-2-5 e 1-3-5.

Ruota di scorta? Errore!

Possiamo sperimentare tutto ciò con i pneumatici standard per la 125i - 205/50 R17 con tecnologia run-flat inclusa che aiuta, in caso di foratura, a raggiungere l'officina più vicina. Se si guarda al solito posto nel bagagliaio si trova la batteria della vettura. Anche questo è uno dei motivi cha ha reso possibile il bilanciamento ottimale dei due assali con una distribuzione del peso di 50:50.

Perfetti sedili sportivi

Dato l'energico andamento della vettura sono utili i sedili sportivi anche se comportano un sovrapprezzo. La tenuta laterale può essere regolata elettricamente nella zona lombare, offrendo così un ottimo sostegno per la schiena. La seduta può essere allungata manualmente ed è così adatta anche alle persone dalle gambe lunghe.

Oltre a ciò, la Serie 1 è pregiata e strutturata in modo razionale. L'iDrive, diviene un valido aiuto una volta presa dimestichezza, con tale strumento Anteriormente è molto spaziosa, mentre i sedili posteriori sono un po’ stretti. Nonostante ciò la Serie 1 Cabrio può essere usata anche come quattro posti sempre che conducente e passeggero non assumano strane posizioni distese! Oggetti lunghi o ingombranti, come per es. snowboard, possono essere trasportati infilandoli nella ribaltina di accesso al bagagliaio con un piccolo sovrapprezzo. Nel cofano posteriore dalle linee marcate trovano posto 305 litri, se la capote è aperta 260, in ogni caso 50 litri in più della Serie 3 Cabrio. Non proprio ideali sono i pochi e poco capienti portaoggetti dell'abitacolo.

Pelle speciale

Quelli a cui l'auto non piace solo bella, ma anche pratica, comprano la lussuosa finitura in pelle, facile da pulire la cui caratteristica principale è la stessa struttura, chiamata Sun Reflective, che riduce notevolmente la temperatura della superficie del sedile.

Coupé tagliata

Il design della cabriolet è quello di una Serie 1 coupé a cui è stata tolta la parte superiore. Fino alla capote in stoffa essa è uguale alla due porte chiusa, con un parabrezza anteriore molto inclinato che favorisce un vero e proprio feeling da open air. Giù i finestrini laterali, via lo schermo a rete antiturbolenza (dal costo di 320 euro) e si parte! Ora è stupendo sentire il vento sul viso! Quelli a cui non piace farebbero meglio a prendere la coupé. La capote automatica a più strati può essere intessuta con fili d'argento, assumendo così un aspetto ancora più elegante e riflettendo meglio i raggi del sole.

Questa tecnologia non cambia però il fatto che, anche con la capote chiusa, si è sempre coscienti di sedere in una vettura con la capote di stoffa. A dire il vero, fino ai 140 km/h il rumore è molto discreto, ma, soprattutto a notevoli velocità, si notano i vantaggi di una capote in acciaio. Tuttavia, la capote in stoffa è più raffinata ed è fondamentale in una bella cabriolet, perché non ne rovina la linea. A ciò si aggiunge il fatto che la macchina può togliere il suo copricapo fino a che non ha raggiunto i 40 km/h e che, dopo aver dato il comando di apertura, si può aumentare la velocità della Serie 1 fino ad addirittura 50 km/h. Pertanto si può fare uno strip-tease anche guidando nel traffico cittadino.

Ci doveva proprio essere l'antenna

Alcuni particolari opzionali della carrozzeria sono indubbiamente meno seducenti come i “bernoccoli” degli ugelli di lavaggio per la pulizia dei fari, che stazionano sul paraurti come dei piccoli rigonfiamenti. Nel pacchetto sportivo M gli ugelli di lavaggio fuoriescono invece sollevandosi dal paraurti sportivo in cui sono integrati. Non può invece essere modificata la posizione esposta dell'antenna radio ad asta, che si trova sul parafanghi posteriore sinistro, né quella dell'antenna a pinna di squalo sul portellone posteriore, disponibile solo con ricezione radio DAB (Digital Audio Broadcast).

Conclusione

La Serie 1 Cabrio è un colpo da maestro. Una capote in stoffa è sempre la scelta migliore per una cabriolet di classe.  Con la sua estetica energica, l'aspetto estremamente esclusivo e il retro angoloso ed elegante, la Serie 1 diventerà un successo di mercato: a discapito della Serie 3, a cui sottrarrà di certo alcuni clienti. Infatti anche nella Serie 1 c'è posto, con un po’ di buona volontà, per quattro adulti. Per accompagnare la Serie 1 Cabrio è perfetto il motore da tre litri con 218 CV, che entusiasma soprattutto per il famoso rombo, la gioia del numero di giri e l'andatura morbida come la seta. Chi è abituato ai motori turbo, una volta salito, avrà l'impressione soggettiva di essere deluso dal minore numero di giri, e così anche dal consumo, che, in relazione alla prestazione si fa davvero onore, ma che secondo la BMW dovrebbe essere più basso di circa due litri.

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