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Primo contatto: Audi A5/S5 – Gran Turismo alla bavarese

Le aspettative nei confronti dell'A5 sono notevoli dato che prosegue la genealogia di auto leggendarie: le sue antenate sono infatti l'Audi 100S, la Quattro originaria e l'Audi 80 Coupé. Ma ad Ingolstadt si è sicuri che l'A5 sarà una rappresentante più che degna della famiglia.

La nuova Gran Turismo è disponibile presso i rivenditori già dal mese di giugno. Per quanto riguarda l'aspetto esteriore, l'A5 non deve assolutamente temere il confronto con i modelli precedenti e ciò lo conferma già la prima impressione, spesso quella decisiva. "Il design è il criterio più importante per l'acquisto di una coupé" dichiara Silke Hofer, la manager responsabile del più recente dei prodotti Audi. È alla mano di Walter de Silva che si devono attribuire la dinamica linea laterale, lo snello parabrezza e il bordo del tetto ribassato. "L'A5 è l'auto più bella che mai abbia disegnato" commenta orgoglioso il disegnatore di origine italiana. E praticamente nessuno osa contraddirlo. Solo per il retrotreno sorge il dubbio che de Silva abbia studiato troppo intensamente la coupé della BMW Serie 3.

Nuovo anteriore

Gli ingegneri hanno rivisto completamente la parte anteriore della vettura spostando in avanti l'asse rispetto agli altri modelli Audi. Lo sbalzo corto e il passo generoso di 2,75 metri allungano visivamente l'A5, contribuendo allo stesso tempo ad una migliore tenuta di strada e ad una maggiore spaziosità degli interni.

L'impressione dominante qui è sportiva ed esclusiva come per l'esterno. Le forme di base sono note: strumenti a forma di goccia, console centrale con grande monitor e sistema di comando generale MMI sul bracciolo centrale. Le finiture dei particolari sono invece individuali, i tasti MMI per esempio presentano un'elegante linea curva. I materiali usati, quali allumino, legni pregiati o vernice finissima, sono di alta qualità e lavorati in modo perfetto.

Comodità per due

Ma la comodità si può godere a proprio agio, come in quasi tutte le coupè, solo sui sedili anteriori che, con le loro grandi dimensioni e l'imbottitura rigida al punto giusto, offrono una buona tenuta laterale e comfort di seduta. La linea ribassata del tetto dell'A5 va a detrimento dello spazio a livello del capo per chi siede dietro, dove è anche difficile prendere posto nonostante le grandi portiere. Di regola il tipico acquirente di una coupè viaggia comunque con un solo passeggero, anzi sarà contento dell'ulteriore ripiano portaoggetti dietro. In caso di necessità è ribaltabile, ampliando il bagagliaio che possiede comunque già un volume di 445 litri. L'A5 è quindi perfettamente adatta anche per i viaggi e anche una sacca da golf vi trova posto senza problemi.

Versione sportiva

Audi ha presentato, oltre all'A5, anche l'S5, cioè la sua versione sportiva, messa a nostra disposizione per un giro di prova. Una leggera pressione sul pulsante di avvio ed il potente V8 da 4,2 costruito a Györ, in Ungheria, si desta a nuova vita. Con un piacevole brontolio saluta il conducente per poi passare alla tranquillità del minimo.

Ma la pace non dura a lungo. Un dolce tocco al pedale dell'acceleratore e si fa subito sentire la vitalità del motore che lascia lo stato di stand-by. 354 CV attendono che venga loro tolta la briglia. L'S5 si avvia in modo naturale, passa da brava a pieno regime e a 3.500 giri fornisce i suoi 440 Nm ai pneumatici da 245 raggiungendo così in 5,1 secondi i 100 chilometri all'ora.

quattro è la dotazione standard

Per riuscire a domare l'energia sviluppata, l'S5 è dotata di serie del sistema di trazione integrale quattro. La distribuzione avviene secondo il rapporto 40/60 a favore dell'asse posteriore. Tuttavia l'S5 mantiene la tipica attitudine Audi di una trazione anteriore: nello sterzo si notano leggeri influssi della trazione e tende al sottosterzo. Ma l'ESP, che funziona in modo perfetto e discreto e che può essere disinserito in due stadi, compensa però quasi tutto.

L'S5 affronta le curve come se corresse su rotaie, mentre lo sterzo diretto e sensibile consente manovre precise. Per lo meno con la stessa precisione funziona il cambio manuale a sei rapporti. Tuttavia il cambio delle marce è un po' meno dolce di quanto si sia abituati da Audi. Di quando in quando bisogna agire con decisione.

Questione di gusti

Il fatto che l'assetto sportivo di serie sia troppo rigido o invece piacevole, è una questione di opinione personale. È comunque indiscusso che l'S5 non elimina le irregolarità della carreggiata e i dischi intervertebrali dei passeggeri devono veramente funzionare da ammortizzatori. D'altro lato tale impostazione dell'assetto si adatta a pennello alla grinta dinamica della vettura di Ingolstadt.

Dopo un vivace giro di prova - il consumo medio è stato di 16 litri - si tratta ora di cambiare veicolo passando dall'S5 alla "normale" A5 3.0 TDI. Esternamente non cambia molto: le differenze sono la calandra diversa, solo due invece di quattro tubi di scappamento e la mancanza dei batticalcagno.

Un diesel sportivo

La versione diesel a sei cilindri e 240 CV colpisce per l'innegabile sportività. Notevole è la potente coppia che raggiunge un massimo di 500 Nm. La forza viene applicata sull'albero motore fra i 1.500 e i 3.000 giri e catapulta l'A5 in soli 5,9 secondi a 100 km/h. Anche la diesel. come l'S5, viene frenata automaticamente alla velocità di 250 chilometri orari. Il computer di bordo calcola un consumo medio di oltre dieci litri. Anche se l'A5 in versione diesel dispone della trazione integrale quatto, la propulsione avviene in misura maggiore tramite le ruote anteriori. Il motore pesa sì solo circa 50 chili più del V8 nell'S5, ma la coppia maggiore richiede di più dai pneumatici. Tutto rimane però in un ambito perfettamente controllabile.

Motori efficienti

Oltre ai due aggregati, Audi offre l'A5 anche con il ben noto 2.7 TDI (190 CV) e due motori a benzina. I due modelli ad iniezione diretta sono consigliati da Audi per la loro efficienza nell'impiego del carburante. L'1.8 TFSI da 170 CV con compressore meccanico e turbocompressore (a partire dall'autunno) dovrebbe accontentarsi di sette litri per 100 chilometri. Un consumo maggiore, e precisamente di 8,7 litri, caratterizza invece il motore 3.2 FSI a sei cilindri e 265 CV.

I futuri conducenti di A5 devono sborsare fra 33.000 e 45.000 euro, mentre per un'S5 si va addirittura a 55.900 euro. La dotazione di serie è accettabile, ma può essere migliorata molto con numerosi optional, ovviamente dietro sovrapprezzo. Oltre agli standard, come sensori di parcheggio e climatizzatore automatico a diverse zone di temperatura, vengono offerti anche un tetto panoramico, il sistema di accesso senza chiave ed un impianto audio di Bang+Olufsen.

Conclusione

L'A5 non ha da temere il confronto con i modelli leggendari che l'hanno preceduta. Le prestazioni della grossa coupè sono eccellenti, mentre la parsimonia dei motori ne aumenta ulteriormente il piacere di guida. Lasciando da parte il posteriore non particolarmente originale, l'Audi è un gioiello anche dal punto di vista estetico. Osservandola nello specchietto retrovisore il gruppo di luci per la marcia diurna a LED la fa assomigliare moltissimo ad una piccola R8. L'A5 viene completata da diversi particolari utili: la nuova chiave comfort memorizza dati importanti quali il chilometraggio per facilitare le operazioni di revisione periodica in officina.

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