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Primo contatto: Audi A1 Sportback 1.4 TFSI – Questione di gusti

La tecnologia di disattivazione dei cilindri sembra essere la futura arma segreta del gruppo VW nella dura lotta contro le emissioni di CO2 e al fine di ottenere una maggiore efficienza.

Il via è stato dato alla fine del 2011 dall’Audi A8 da 520 CV, con la quale durante una guida di prova riuscimmo a registrare un consumo di carburante pari a 8 litri, vale a dire, una cifra molto bassa rispetto al consumo omologato. La seconda auto a sfruttare i cilindri in funzione delle diverse necessità e situazioni sarà la più piccola della casa, l’A1. La prova ci rivelerà quanto sia efficiente la rivale della Mini , nonché il comportamento di questa quattro porte denominata Sportback.

Quando Audi parla della sua nuova A1 Sportback evita in tutti i modi la parola “utilitaria” e in ogni momento la sostituisce con il termine “piccola compatta”. E allora, cos’è l’A3? Molto semplice, -rispondono i portavoce a questa domanda- “la compatta grande”. Oltre a disporre della tecnologia della Polo e avere una carrozzeria che misura appena 3,95 metri di lunghezza, anche da un punto di vista estetico è difficile posizionare l’A1 nel segmento delle utilitarie.

La versione Sportback non si presenta solo con la versione base. Per la prima volta questa “piccola compatta” presenta quattro porte di accesso, ampliandone enormemente la versatilità. Sino a oggi, la versione due porte era pensata per i single o per coppie senza figli. Adesso, può viaggiare in modo relativamente comodo tutta la famiglia. Almeno quelli che viaggiano con bambini sapranno apprezzare l’enorme utilità delle due porte aggiuntive. Un altro vantaggio è rappresentato, senza dubbio, dalle porte anteriori di dimensioni ulteriormente ridotte in modo da aprirle agevolmente anche nei parcheggi stretti.

Motori robusti ed efficienti

Anche la gamma di motorizzazioni esaudisce qualsiasi desiderio. Tra i propulsori già noti abbiamo il benzina TFSI da 86, 122 e 185 CV, come pure il diesel 1.6 TDI da 90 o 105 CV. Successivamente, ma sempre nel 2012, arriveranno due novità molto interessanti. Una nuova meccanica diesel da due litri che genera 320 Nm ed eroga 143 CV e che, nonostante le straordinarie prestazioni, si dimostra piuttosto efficiente, come confermato dal consumo pari a 4,1 litri. La seconda novità è il benzina 1.4 TFSI quattro cilindri e 140 CV che grazie alla tecnologia COD (Cylinder on Demand) o disattivazione dei cilindri e combinazione con cambio a doppia frizione pare che registrerà un consumo di carburante inferiore ai 5 litri. Questo potente motore, inoltre, è in grado di realizzare lo scatto da 0 a 100 in circa 8 secondi e raggiungere una velocità massima di 212 km/h.

Il trucco per risparmiare carburante è molto semplice: se il motore funziona a medio carico, con regime compreso tra i 1.400 e i 4.000 giri, si disattivano automaticamente due cilindri. Tuttavia, in questo caso, il conducente deve andarci piano con il pedale dell’acceleratore al fine di dosare molto bene la potenza. Per questo motivo, i conducenti con uno stile di guida molto aggressivo raramente sperimenteranno il funzionamento dell’A1 in modalità due cilindri. Di contro, quelli più tranquilli riusciranno a far funzionare molto spesso il motore in modalità ridotta, sia durante la guida in città, che su strada o autostrada.

Conclusioni

Audi ha incorporato più elementi accattivanti per animare le vendite dell’A1. Dispone di due pratiche porte aggiuntive e una parte posteriore un po’ più grande e, inoltre, a breve sarà commercializzato un nuovo motore 1.4 TFSI con disattivazione dei cilindri che offre prestazioni spettacolari, e anche un enorme potenziale di risparmio. In questo modo è possibile ottenere cifre di consumi che si aggirano intorno ai 5 litri, sebbene l’acceleratore ci permetta in qualsiasi momento di sfruttare tutto il potenziale che nasconde. Un compromesso interessante.

Tutto ciò può essere applicato al nuovo 2.0 TDI, in grado di entusiasmare grazie all’ampia coppia motrice e al consumo maggiormente ridotto. Ma anche grazie a un buon prezzo di accesso che, se consideriamo l’elenco di optional eccezionalmente lungo, può raggiungere limiti esorbitanti.

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