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Primo contatto: 45 candeline per la Porsche 911 – Per il compleanno nuove soluzioni tecniche

Nel 2008 Porsche va incontro a ben due anniversari. Da un lato, il costruttore di auto sportive di Stoccarda festeggia il suo sessantesimo compleanno, dall'altro compie 45 anni l'icona dell'arte automobilistica di Zuffenhaus: la Porsche 911.

La sesta generazione della novecentoundici si rivolge dal 2004 alla clientela benestante e ora, nell'anno dell'anniversario, una revisione completa del modello le fornisce nuovo slancio. Come regalo ci sono state tantissime nuove soluzioni tecniche. I costruttori di automobili si rifiutano spesso con veemenza di considerare come lifting i leggeri ritocchi che si usa dare ad un modello passata la metà del suo periodo di costruzione. È molto più suggestivo parlare di una nuova versione, se non addirittura di una nuova generazione. E questo anche se si tratta solo di modifiche estetiche discrete che dovrebbero abbellire la macchina.

Quando in Porsche ci si riferisce alla novecentoundici appena presentata e alla sua rielaborazione, si parla con orgoglio della seconda generazione della serie 997. E, per una volta, a ragion veduta. Infatti, se ad un primo sguardo l'aspetto della 911 sembra immutato, dal punto di vista tecnico la vettura sportiva si è arricchita di componenti del tutto nuovi, che vanno ben oltre un comune lifting.

Moltissime innovazioni

Un portavoce della Porsche non riesce a reprimere un breve sorriso mentre racconta di come gli ingegneri nel centro di sviluppo di Weissach abbiano ideato qualcosa di davvero particolare e innovativo. Infatti l'iniezione diretta di benzina, il cambio a doppia frizione e il touch screen, non sono di certo delle novità assolute e vengono impiegati già da tempo da altri costruttori. Ma sulla novecentoundici costituiscono davvero una piccola rivoluzione.

Inizialmente, solo la Carrera e la Carrera S, come coupè o cabriolet, potranno godere delle novità. Saranno in luglio presso i rivenditori. Dopo poco seguiranno i modelli a trazione integrale. Tutte le altre versioni, come per es. Turbo, Targa o GT, dovranno aspettare ancora.

Solo l'esperto lo nota

Ora però guardiamo come si presenta la nuova generazione dall'esterno. Solo l'esperto nota la nuova struttura della parte anteriore con le prese d'aria un po' più grandi. Sopra alle prese sono state montate le luci diurne con tecnologia LED, le luci di posizione e gli indicatori di direzione. Tutte le novecentoundici dispongono di serie di fari bixeno. I nuovi specchietti esterni a doppio braccio sono stati più che altro una necessità, come conseguenza di prescrizioni di legge che obbligano ad ingrandire le superfici degli specchietti a partire dal 2010.

La differenza più evidente rispetto al modello attuale è costituita dalla parte posteriore. I tubi di scappamento - ovali e singoli nel caso della Carrera, rotondi e doppi per la Carrera S, sono ora integrati nella nuova grembialatura posteriore. A questo si aggiungono le luci posteriori con tecnologia LED, elegantemente slanciate, che si restringono verso l'esterno a formare un angolo.

Nuova tecnologia con aspetto consueto

La tradizione viene mantenuta anche sotto la carrozzeria, nonostante le nuove soluzioni tecniche. Entrambi i motori sono come di consueto sei cilindri boxer, con una cilindrata di 3,6 litri per la Carrera e di 3,8 litri per la Carrera S, ma completamente e profondamente rielaborati. E' senza dubbio da segnalare l'iniezione diretta di benzina che rappresenta una nuova caratteristica dell'ultima generazione di 911. Se prima i potenti vecchi motori consumavano troppo carburante, ora con la „Direct Fuel Injection“ (DFI) è possibile ottenere più potenza e una coppia maggiore con meno carburante. Secondo i dati ufficiali, la Carrera aumenta di 20 CV raggiungendo i 345 CV, mentre il consumo scende da 11,0 a 10,3 litri per 100 chilometri. Per la Carrera S le cose non vanno diversamente: qui la potenza sale da 355 a 385 CV con una diminuzione dei consumi di quasi un litro (10,6 anziché 11,5).

Propulsori più leggeri

A questo si aggiunge l'alleggerimento dei motori, che, nonostante le complesse soluzioni tecniche, pesano circa sei chili in meno. Tra le altre cose, grazie all'estrema resistenza delle nuove catene di distribuzione, i progettisti hanno potuto fare a meno dell'albero intermedio, finora necessario per la riduzione del carico sulla trasmissione a camme. Anche le nuove teste del cilindro in un pezzo sono più leggere e forniscono una maggiore stabilità. Le modifiche alla pompa dell'olio, a quella dell'acqua e gli impianti dei gas di scarico e di aerazione completamente nuovi, completano il pacchetto.

I nuovi motori reagiscono in modo ancora più rapido all'acceleratore ed in una frazione di secondo trasformano in un aumento della velocità ogni movimento del piede destro. La tacca dei 100 km/h viene superata in 4,9 secondi, nella Carrera S in due decimi di secondo in meno. Quest'ultima raggiunge ora i 302 km/h, la Carrera ammaina le vele a 289 km/h.

Un suono tradizionale

Tradizionale è anche il suono. Gli ingegneri del suono non sono scesi a compromessi, i nuovi motori continuano a sedurre, come sempre. Già da lontano, sia la Carrera che la Carrera S si annunciano con un fragore che fa rabbrividire e ad ogni spinta sul pedale dell'acceleratore rispondono con un grandioso ruggito.

I progettisti sono orgogliosi dei nuovi motori. I loro occhi poi si illuminano quando raccontano del cambio a doppia frizione (PDK) a sette rapporti sviluppato in modo completamente nuovo, che prenderà il posto del cambio automatico tiptronic S. La Porsche lavora già dagli anni '80 ad un cambio a doppia frizione che però non è mai stato installato di serie a causa della scarsa raffinatezza della dinamica di cambio. Le cose sono andate diversamente nelle competizioni sportive: nel 1984 una Porsche ha vinto la Supercup al Nürburgring grazie al PDK.

Un perfetto lavoro di squadra

La nuova tecnologia del cambio è maturata fino a diventare di serie per Volkswagen nel 2002 e, da quel momento, tutti i costruttori piano piano la stanno seguendo. I vantaggi sono evidenti: minor consumo di carburante, maggiori prestazioni di guida e più comfort. Il sistema è stato realizzato grazie all'impiego di due cambi integrati e due frizioni in bagno d'olio, che danno il nome al meccanismo. Mentre una frizione comanda le marce dispari (la prima, la terza, la quinta, la settima e la retromarcia) , la seconda si occupa delle marce pari (la seconda, la quarta e la sesta). Un'unità di controllo idraulica spinge sia le frizioni in bagno d'olio che i cilindri di commutazione ad inserire le trasmissioni desiderate.

A differenza del normale cambio automatico, la squadra dei componenti del cambio PDK può preselezionare singole marce. Mentre ci si avvia in prima, l'altro cambio integrato preseleziona già la seconda. Passando alla marcia successiva la prima frizione si apre e contemporaneamente la seconda si chiude. Ne risulta un processo di cambio morbido senza interruzione della trazione. E più veloce di quello che si possa mai ottenere con un cambio manuale: i modelli con cambio PDK impiegano due decimi di secondo in meno di quelli con cambio manuale per raggiungere i 100 km/h.

Comfort e sportività

Il guidatore approfitta della combinazione tra cambio automatico e manuale. Tramite la leva selettrice o i tasti sul volante può assumere il controllo e cambiare le marce secondo i suoi desideri. In modalità automatica è la novecentoundici a prendersi l'incarico di cambiare le marce con una tale perfezione che nessun guidatore potrebbe eguagliare. Inoltre il PDK si adegua allo stile di guida passando da un assetto più comodo ad uno sportivo.

Chi ordina il pacchetto opzionale Sport Chrono Plus può intervenire sul tipo di cambio tramite due ulteriori tasti. Se si attiva la modalità sportiva, il diagramma caratteristico si modifica in direzione di tempi di cambio più brevi, punti di cambio ritardati e cambio verso una marcia inferiore più veloce in caso di frenata. Anche la modalità sportiva, comunque, reagisce in modo individuale allo stile di guida del guidatore.

Senza compromessi

Nella modalità Sport Plus, invece, il PDK cerca tempi di cambio più brevi e punti di cambio ottimali. L’operazione avviene ad una velocità doppia di quanto avviene con il tiptronic S usato finora. Il PDK inserisce le marce, scalate con doppietta, in maniera davvero incalzante. In questo modo la novecentoundici dovrebbe essere equipaggiata al meglio anche per i circuiti. Un particolare interessante è il Launch Control incluso nel pacchetto Sport. Il programma di assistenza raggiunge i migliori valori di accelerazione: il guidatore aziona il pedale del freno con il piede sinistro e preme quello dell'acceleratore con il piede destro fino al kick-down; il motore sale automaticamente a circa 6.500 giri. Quando si lascia andare il pedale del freno il cambio regola lo slittamento della ruota e il veicolo parte con la massima accelerazione possibile.

Minori consumi rispetto al cambio manuale

Secondo la scheda tecnica, i modelli con cambio a doppia frizione dovrebbero consumare 9,8 litri (Carrera) ovvero 10,2 litri ogni 100 chilometri. Con questo sistema di cambio automatico, la novecentoundici consuma quasi mezzo litro in meno di quella con cambio manuale e ben un litro e mezzo in meno di quella con il comune sistema automatico.

Per venire incontro alle migliori prestazioni di guida le sospensioni, gli ammortizzatori e gli stabilizzatori sono stati adeguati. La Carrera S offre di serie il sistema di ammortizzazione elettronico PASM nelle due versioni Sport e Normal, i modelli base possono esserne equipaggiati su richiesta. Il comfort è stato perfezionato sia per il telaio attivo che per quello di serie, senza che questo sia andato a scapito della precisione.

La novecentoundici, come di consueto, esegue le curve con la precisione di un orologio svizzero, e ora offre un comfort ancora maggiore sui percorsi più lunghi. La nuova generazione assorbe le irregolarità del fondo stradale in modo sensibilmente migliore. Chi comunque preferisce un assetto più rigido può ordinare un telaio sportivo PASM con 20 millimetri in meno di distanza dal suolo.

Intrattenimento moderno

Come se non ci fossero già abbastanza novità, Porsche presenta sulla novecentoundici anche il nuovo sistema di intrattenimento PCM con touch screen. Mentre il sistema usato finora richiedeva una certa pratica, il nuovo PCM si può usare in modo semplice ed intuitivo. Un'interfaccia iPod ed il riconoscimento vocale opzionale completano il sistema. Il secondo può guidare anche la navigazione e, anche i più difficili nomi di città e strade, possono essere immessi con comando vocale.

Con il PCM sono comunque menzionate tutte le novità per quanto riguarda gli interni. Il classico cockpit è rimasto immutato, gli strumenti arrotondati e i sedili, adatti anche alle lunghe percorrenze, sono stati ripresi punto per punto. L’abitacolo posteriore non è variato ed i sedili possono essere sfruttati al meglio se utilizzati per ampliare lo stretto bagagliaio.

Conclusione

Per il suo 45° compleanno, la novecentoundici serie 997 si presenta con il consueto aspetto, ma con soluzioni tecniche completamente nuove. I nuovi modelli ad iniezione diretta di benzina, grazie all'eccezionale ripresa, aumentano il divertimento al volante e al tempo stesso riducono il consumo di carburante. Il tiptronic trova nel cambio a doppia frizione PDK, estremamente veloce e preciso, un successore più che degno, che per sportività è senz’altro all’altezza di quello boxen. Il regalo di compleanno viene completato dal nuovo sistema di intrattenimento, più facile da usare.

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