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Novità: BMW serie 7 – Piccolezze

Nel 2001, alla presentazione della serie 7, prima creazione del nuovo design BMW firmato Chris Bangle, vi furono molte critiche rivolte in particolar modo al coperchio del bagagliaio, alle luci posteriori, ai fanali e all’i-Drive.

La serie 7, secondo gli obiettivi di Bmw, sarebbe dovuta diventare la migliore macchina al mondo nel segmento delle macchine lussuose. Non fu così. Se la prima serie 7 considerava l'Europa come il più importante mercato, i suoi successori avevano l'arduo compito di affermarsi anche negli USA. Ora, per la quinta generazione, l'Asia è diventata un ulteriore mercato rilevante.

Mentre europei ed americani guidano personalmente i propri veicoli, i cinesi, per la maggior parte, preferiscono affidarsi ad un autista.

Ruote posteriori sterzanti

In virtù di ciò, la BMW serie 7 verrà per la prima volta lanciata sul mercato anche in versione allungata. Il suo passo allungato di 14 cm andrà completamente a beneficio dello spazio dei passeggeri posteriori. Ma ciò che più sorprende è senz'altro la vera e propria novità in questo segmento: il sistema attivo di ruote posteriori sterzanti. Durante la fase di cambio di corsia sull'autostrada, le ruote posteriori sterzano nella stessa direzione di quelle anteriori, con il risultato che il veicolo si porta quasi parallelamente sull'altra corsia, senza che l'asse trasversale si giri. La BMW promette di aumentare il comfort per i passeggeri seduti sui sedili posteriori.

Tale sistema attivo di ruote posteriori sterzanti, farà felici guidatori e passeggeri. A velocità esigue l’asse sterza in senso contrario rispetto alle ruote anteriori riducendo così di 70 cm di diametro di sterzata. Nelle manovre nei punti con poco spazio, la parte posteriore del veicolo sporge verso l'esterno permettendo così di parcheggiare più facilmente il veicolo e affrontare più comodamente anche le curve più strette. Oltre a ciò lo sterzo attivo riduce nettamente anche l'angolo di sterzata.

Dettagli esterni

Normalmente i successori non solo diventano più grandi, confortevoli, veloci e costosi, bensì anche molto più pesanti. Nella nuova serie 7, la versione di base 730d è addirittura 50 kg più leggera rispetto al suo predecessore che montava motori di minor cilindrata. Tutto ciò è stato possibile grazie alla cosiddetta “intelligente costruzione leggera” e alla fusione di differenti metalli utilizzati nella carrozzeria e nella piattaforma: Oltre agli elementi in alluminio (tetto, cofano motore, porte) che devono ridurre il peso, vengono utilizzati anche acciai ad alta resistenza che assicurano il miglior comportamento agli urti garantendo un peso esiguo.

Le parti della carrozzeria sono meno complesse rispetto a quelle degli altri modelli BMW. Non esistono più superfici che alternano il concavo e il convesso, né dettagli polarizzanti. La nuova serie 7 si contraddistingue per via del suo design che soddisfa anche i gusti dei consumatori cinesi che prediligono fare gli acquisti modo più conservativo.

Una qualsiasi

La presentazione della nuova ammiraglia BMW non ha certamente creato danni all'immagine del gruppo, anche se gli inguaribili brontoloni affermano che la serie 7 assomigli ora ad una BMW qualsiasi. Considerando i dettagli, queste critiche forse si rivolgono più che altro al lato anteriore e posteriore del veicolo. Vista dal davanti, il veicolo dà l'impressione di essere un miscuglio tra la vecchia serie 7 fuori uso e la celebre serie 5. In realtà, se vista dal davanti, la serie 7 dà l'impressione di essere più pregiata e armoniosa di quanto non lo sia sulle fotografie. Ciò è soprattutto riconducibile alla sporgenza anteriore estremamente corta che accentua marcatamente l’aspetto sportivo.

Le luci posteriori fanno venire subito in mente la versione coupé serie 1. I grossi tubi luminosi a LED e la larga convergenza conferiscono un'impressione molto più possente. Tutto sommato la nuova BMW sale presuntuosamente su un palcoscenico dove tra non molto vedremo anche la Klasse S della Mercedes e l’Audi A8. Nel confronto diretto la Bmw si presenterà in modo senz'altro più serio.

IDrive, il secondo

Nella serie 7, anche il pulsante centrale di comando è stato oggetto di numerose critiche e ora, si trova ora incorporato nel classico tunnel centrale asimmetrico insieme alla levetta del cambio automatico già utilizzata nel modello X5. Anche i tasti di selezione diretta per il telefono, il navigatore e l'impianto audio, colpiti da critiche precedentemente, sono stati concepiti diversamente.

Il cruscotto non lascia alcun desiderio inesaudito. Il climatizzatore si lascia comandare direttamente tramite i tasti e il regolatore. L'ulteriore highlight è senz'altro il monitor da 10 pollici piazzato ergonomicamente che propone una risoluzione simile a quella di laptop: la risoluzione orizzontale di quasi 1.300 pixel e la risoluzione verticale di circa 500 pixel assicurano un'ottima nitidezza e grafiche assolutamente dettagliate.

Nuovi motori

Il cuore di ogni BMW sono i suoi motori. La serie 7 verrà lanciata sul mercato con due motorizzazioni a benzina e un motore diesel. La versione ammiraglia porta il nome 750i e integra il propulsore a otto cilindri a doppia alimentazione già utilizzato nel modello X6, che eroga una potenza di oltre 400 CV. Il motore di 4,4 litri raggiunge una coppia di 600 Newtonmetri disponibili (per un diesel è una cosa quasi tipica) ad un numero di giri pari a 1750 e 4500. Un po' meno potente è il modello 740i che con quasi 200 kg in meno di peso, è dotato di un motore da 3 litri con tre cilindri in linea che erogano quasi 330 CV: la coppia massima (450 Nm) viene raggiunta a partire dal 1500 giri in poi.

Anche nella classe superiore, sia i consumi che le emissioni di CO2 saranno un'importante argomento per i mercati emergenti asiatici. Con un consumo di 9,5 litri su 100 km in città, la versione 730d dovrà rispondere a questi requisiti: secondo quanto affermato dalla BMW, le emissioni di CO2 non supereranno la soglia di 200 grammi per chilometro, un dato alquanto confortante per una berlina che raggiunge una velocità 245 km/h. Una corresponsabilità è senz'altro da attribuirsi anche alle misure contenute nel pacchetto “EfficientDynamics” della serie 7. A tal riguardo passano soprattutto in primo piano il recupero dell’energia di spinta e il comando attivo delle valvole di ventilazione che garantiscono un'aerodinamica ottimizzata. Oltre a ciò è all'esame l'idea di lanciare una variante ibrida.

Conclusione

È davvero difficile accontentare tutti. Alcuni clienti apprezzano infatti che la serie 7 si presenti ora in modo più riservato, altri invece, lamentano la mancanza di alcune particolarità. Dal punto di vista tecnico, la serie 7 non si farà certo “mettere i piedi in testa” dalla concorrenza. Le nuove motorizzazioni, e non per ultimo il telaio ritoccato, promettono nuovi criteri nel segmento di classe superiore. E mentre questi progressi tecnici determineranno sicuramente il posto della BMW ammiraglia nella classifica mondiale, esiste un dettaglio, quotidianamente usato, che maggiormente ammalia l'autore di queste righe: la configurazione delle maniglie.

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